Crescere Sani

Domanda Mia figlia (23 mesi, 50° centile in altezza e peso sino a 18 mesi, all'ultimo controllo risultava appena sotto il 25° centile). Io sono alta 171 cm, mio marito 173 cm. Devo fare approfondimenti?


Risposta In una bambina sotto i due anni, che viene misurata in lunghezza con un infantometro, la causa più frequente di rallentamento (o aumento!) della velocità di crescita staturale è spesso rappresentata dall'errore di misurazione, specie se la bambina è magari un poco agitata e poco collaborativa! E' chiaro che il dato riportato assume un significato differente se oltre al rallentamento della crescita staturale è presente anche un concomitante rallentamento della crescita ponderale, Credo utile un controllo ambulatoriale fra qualche mese per verificare effettivamente l'andamento di crescita su un arco di tempo più ampio, che possa ridurre l'eventuale influenza di fattori temporanei "negativi" (inappetenza, piccole malattie stagionali, ecc.) sulla crescita staturo-ponderale. Esperto Prof. Alessandro Sartorio

Domanda Mio figlio (15 anni, 152 cm, nessun segno di sviluppo, età ossea = età cronologica) risponde con picco 3 ng/ml al test di stimolo con arginina e ha IGF-I bassa. Mi consigliano la cura con GH. Cosa ne pensa?


Risposta La statura attuale di suo figlio è al di sotto del 3° centile per l'età ed il sesso, inferiore rispetto alla potenzialità di crescita familiare. Anche se non conosco i limiti di riferimento del laboratorio che ha eseguito i dosaggi di IGF-I, i valori sembrano in effetti abbastanza ridotti. In modo analogo, la ridotta risposta del GH al test di stimolo con arginina sembra orientare verso una scarsa produzione di ormone della crescita. Questi risultati si scontrano un po’, tuttavia, con la normalità dell'età ossea. Prima di decidere se è effettivamente necessaria una terapia sostitutiva con ormone della crescita sono richiesti altri esami per avere conferma della effettiva scarsa produzione ormonale ipofisaria. Esperto Prof. Alessandro Sartorio

Domanda Sono alta 156 cm, mio marito 169 cm. Mio figlio (10.3 anni, 129 cm, 30 kg) ha un deficit di GH per cui è in terapia ormonale sostitutiva. Quando ha iniziato la cura era alto 119 cm e pesava 24.7 kg. Quali prospettive di crescita può avere?


Risposta Da quanto mi scrive (purtroppo non mi dice la data esatta di nascita!), ho calcolato che all'inizio del trattamento con ormone della crescita il centile era inferiore al 3° ed ora è compreso fra il 3° e il 10° centile (con un discreto recupero nella velocità di crescita, che è circa 10 cm in 20 mesi). Per quanto riguarda le prospettive di crescita futura, la risposta dipende molto dal grado di maturazione ossea che si può conoscere facendo una radiografia del polso-mano sx (che immagino le faranno fare ogni anno) e dallo sviluppo puberale. Per ottimizzare i risultati del trattamento, è importante anche adattare il dosaggio dell'ormone della crescita in funzione del peso corporeo e dell'età, cosa che i Colleghi che hanno attualmente in cura Suo figlio terranno sicuramente in debita considerazione. Esperto Prof. Alessandro Sartorio

Domanda Mio figlio (13 anni, 154 cm, 45 kg) gioca a calcio e rispetto ai coetanei è più piccolo e non mostra segni di sviluppo puberale. Si può parlare di sviluppo ritardato?


Risposta Allo stato attuale l'altezza e il peso di Suo figlio si situano tra il  25° e il 50° centile per età e sesso e quindi rientrano in una  condizione di normalità. Mi mancano però i dati inerenti la statura di  Voi genitori per poterLe dare una risposta più completa. Il mio consiglio  è quello di fare una radiografia di polso e mano sinistra per la  valutazione dell'età ossea per avere un'idea più reale del margine  residuo di crescita che può avere Suo figlio. Esperto Prof. Alessandro Sartorio

Domanda Mia figlia di 11.6 anni è alta 146 cm e pesa 39 kg. Vorrei sapere se è nella norma.


Risposta La crescita staturale e ponderale attuale di sua figlia sono nella norma (superiori al 25°centile per l'età ed il sesso). Tuttavia, nella valutazione della crescita di un bambino-a è sempre necessario tenere conto della statura dei suoi genitori e della sua velocità di crescita staturo-ponderale annua. Quest'ultimo aspetto è di particolare interesse perchè un improvviso rallentamento della velocità di crescita ed il conseguente passaggio da un centile maggiore ad uno minore (ad esempio da un 75° centile ad un 25° centile, che come le ho detto è pur sempre normale!!) possono essere espressione di un disturbo di crescita che può essere meritevole di accertamenti. In parole ancora più semplici, Le suggerisco di far controllare la crescita di sua figlia ogni anno! Esperto Prof. Alessandro Sartorio

Domanda Mia figlia (8 anni, 133 cm, 32 kg) ha un'età ossea di 9 anni e qualche pelo pubico. Mamma e papà sono piccoli. Il pediatra non è preoccupato. Cosa mi consiglia?


Risposta La crescita staturale e ponderale di vostra figlia è, al momento, superiore alla media e al vostro bersaglio staturale familiare. L'avanzamento dell'età ossea (seppur contenuto) rappresenta un aspetto che può purtroppo condizionare negativamente la crescita staturale futura, potendo portare ad una più precoce chiusura delle cartilagini di crescita. Visto che sembrano già essere presenti i primi segni di inizio puberale, vi consiglio un controllo della bambina presso un Centro che si occupa di crescita e sviluppo. Esperto Prof. Alessandro Sartorio

Domanda La pediatra dice che mio figlio (5 anni a febbraio, 18 kg, 108 cm) è nella norma, ma inizia ad avere qualche problema all'asilo. Il papà è alto 162 cm, io 167 cm. Come tranquillizzarlo?


Risposta In effetti mi pare che la Sua pediatra abbia proprio ragione per quanto riguarda la normalità della crescita staturale e ponderale di suo figlio. A questa età è abbastanza raro che un bambino si ponga dei problemi sul fatto di essere più piccolo dei coetanei dell'asilo, a meno che avverta una certa preoccupazione nei genitori. Il mio consiglio è di non dare molto peso a questo problema (almeno per il momento), evitando di parlare fra voi genitori (in presenza del bambino) di queste vostre preoccupazioni sulla sua crescita. Esperto Prof. Alessandro Sartorio

Domanda Mio figlio (11 anni, 28 kg, 138 cm) mi sembra molto più piccolo dei coetanei. Io sono alta 158 cm, mio marito 172 cm; il primogenito ha 15 anni ed è alto 167 cm. Cosa ne pensa?


Risposta Se suo figlio ha esattamente 11 anni, il suo peso è prossimo al 3° centile e l'altezza al 25° centile, quindi al di sotto della media (soprattutto il peso!). Anche se la situazione può essere probabilmente riconducibile alla familiarità, Le consiglio comunque un controllo ambulatoriale presso un Centro che si occupa di crescita. Esperto Prof. Alessandro Sartorio

Domanda Ho due figli di 12 e 15 anni. Il più giovane è socievole, il più grande introverso. Nasce da insicurezza, gelosia per il fratello o pigrizia? E' normale in adolescenza non sentirsi partecipi di un gruppo?


Risposta Il quesito che lei pone mi pare composto di due parti tra loro intrecciate, ovvero il tema del rapporto tra fratelli, con particolare attenzione al fratello maggiore, e lo sviluppo dei rapporti sociali in adolescenza. Si tratta di due questioni molto interessanti, complesse e ricche di possibili spunti. Proprio per la complessità dell’argomento non mi sarà possibile essere esaustivo, ma la mia risposta vuole essere occasione per delineare alcune linee di sviluppo che potranno essere da lei ulteriormente approfondite. Va, inoltre, precisato, che nel mondo della psiche umana, non è mai possibile generalizzare, ma ogni situazione deve sempre essere contestualizzata attraverso la raccolta e l’approfondimento di molti aspetti che dalle poche righe della sua domanda non è possibile evincere.  In merito alla prima parte del quesito è frequente che i primogeniti vivano l’arrivo dei fratelli minori sentendosi defraudati del ruolo di “piccoli”, sentendosi spinti ad essere “grandi”, da cui alcune forme di gelosie. Le gelosie possono tradurre il desiderio/bisogno di essere ancora riconosciuti come “piccoli” e la paura, che può diventare angoscia, di non essere amati più come prima dai genitori, come se l’amore fosse a sommatoria zero: più ce n’è per gli altri meno ce n’è per me. Da ciò ne deriva che è importante aiutare i figli a sperimentare che l’amore è “espansivo”, per cui ciascuno ne può ricevere secondo i propri bisogni/desideri, che devono essere riconosciuti dai genitori in modo specifico per ciascun figlio. L’interesse per l’altro, come persona unica e irripetibile, aiuta il figlio a sperimentare che ciascuno ha un posto speciale nel nostro cuore, un posto che può avere diverse caratteristiche ma che è egualmente intenso nell’affetto. Circa la seconda parte del quesito si può ipotizzare che suo figlio maggiore, non ricercando spontaneamente la vita sociale, vuol comunicare inconsapevolmente il desiderio che voi genitori vi occupiate “ancora” di lui. Potrebbe, inoltre, temere che, nella misura in cui sviluppasse relazioni significative fuori dalla famiglia, voi genitori vi possiate “ingelosire”, da cui le sue titubanze. E’ importante che voi, come genitori, continuiate ad impegnarvi nell’aiutarlo a trovare occasioni di socializzazione, senza scoraggiarvi di fronte a suoi eventuali rifiuti, che possono essere letti come un modo per mettere alla prova la tenuta del vostro amore per lui, ma anche senza forzare le sue scelte (le proposte non vanno imposte!). A volte i rifiuti di fronte alle proposte generano irritazione, per cui è importante provare a non rispondere al rifiuto con il rifiuto, la chiusura o il conflitto. A volte, tuttavia, gli atteggiamenti di chiusura in adolescenza sono sottovalutati, mentre possono essere l’espressione di un malessere. In tal caso è utile farsi aiutare da uno psicologo per verificare l’eventuale necessità di un percorso terapeutico. Infine è utile precisare che la percezione di insicurezza e confusione che avvertiamo come genitori può tradurre la percezione di insicurezza e confusione dei nostri figli. A volte sono i nostri figli che, entrando in sintonia con noi genitori, mostrano, attraverso i loro comportamenti, le nostre insicurezze, confusioni, incertezze e disagi, nonostante i nostri tentativi di proteggerli. E’ importante per i genitori affinare l’ascolto dei propri come degli altrui vissuti (pensieri, sentimenti, emozioni), così che possano diventare una bussola che li aiuti a orientarsi nel mare della vita, senza dimenticare mai che alla nascita di un figlio ci troviamo sempre di fronte tre “neonati”: il figlio, la madre e il padre (i quali non sono nati già genitori, ma hanno bisogno e diritto di ricevere anche loro le cure e le attenzioni necessarie per diventarlo!). Esperto Dr. Andrea Ceccarelli

Domanda Mio figlio (2 anni, kg. 10.6, 82.5 cm) che altezza potrà avere da grande? Io sono alto 162 cm. e mia moglie 157 cm.


Risposta Per una corretta valutazione della crescita statuo-ponderale di un bambino è necessario avere dei dati precisi sulla data di nascita e sul peso-lunghezza alla nascita (oltre che sui dati antropometrici di eventuali fratelli e/o sorelle). Se suo figlio ha esattamente due anni, la sua crescita è in effetti ai limiti inferiori della norma (peraltro in linea con il bersaglio familiare). Credo che sia comunque opportuno seguire periodicamente l'andamento di crescita, in modo da valutare l'eventuale necessità di qualche piccolo esame. Esperto Prof. Alessandro Sartorio

Domanda A mia figlia (4 anni, 15 kg, 101 cm) è stata diagnosticata un'ernia iatale. Le misure sono nella norma? L'ernia influisce sullo sviluppo? Cosa e quanto dovrebbe mangiare? Le fa bene il nuoto? Io sono alta 160 cm e il papà 175 cm.


Risposta La statura attuale della sua bambina è al 25° centile per l'età ed il sesso, quindi nei limiti della norma. Oltre agli accertamenti per l'ernia jatale, sono stati fatti altri controlli per escludere eventuali intolleranze alimentari? Lo sport fa sicuramente bene alla crescita e al benessere generale dei bambini, per cui consiglio di proseguire con il nuoto che la bambina sembra gradire. Per quanto riguarda l'alimentazione sono da preferire gli alimenti poveri di grassi (pane, pasta, riso, patate, verdure, frutta, carni magre, latte e yogurt scremati), mentre vanno evitati i cibi che possono favorire il rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore (fritture, carni e formaggi grassi, panna, salse e condimenti ricchi di burro). È consigliabile limitare gli alimenti che possono irritare la mucosa dell'esofago: agrumi e relativi succhi, pomodoro e succo di pomodoro, caffè, cioccolato, tè, bevande gassate in genere. A fronte di un rallentamento della velocità di crescita, è consigliabile un controllo ambulatoriale presso un Centro che si occupa di disturbi della crescita. Esperto Prof. Alessandro Sartorio

Domanda Siamo preoccupati perché mia nipote (5 mesi, 65 cm, 5 kg) non cresce e mangia poco.


Risposta La crescita di una bambina/o deve  essere sempre valutata tenendo conto delle sue dimensioni alla nascita e della statura dei suoi genitori, dati che purtroppo non possiedo. E' ancora allattata al seno, ha qualche disturbo,ha già fatto degli esami? Le consiglio di rivolgersi con fiducia al vostro Pediatra, che saprà certamente consigliarvi al meglio in merito agli eventuali accertamenti necessari. Esperto Prof. Alessandro Sartorio

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