Crescere Sani

Dr.ssa Nicoletta Marazzi
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Dr.ssa Nicoletta Marazzi

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Crescita staturale, deficit di ormone della crescita, adolescenza.

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Specialista in Medicina Interna. Borsista di ricerca, Centro per i Disordini della Crescita e Laboratorio Sperimentale Ricerche Auxo-endocrinologiche, Istituto Auxologico Italiano, Milano.

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Domanda Mio figlio, quasi 4 anni (13.3 kg., 96 cm), inappetente dalla nascita, crescita sempre scarsa. Ottima salute sino all'asilo, poi numerose malattie (anche un ricovero per disidratazione, ipoglicemia e acidosi metabolica). Devo preoccuparmi?


Risposta La crescita è un buon indice dello stato generale di salute del bambino. Qualsiasi fattore negativo (malattia cronica, malnutrizione, inappetenza, malassorbimento, stress, ecc.) che agisce per un periodo sufficientemente lungo può infatti influenzare negativamente la crescita. Allo stato attuale, la statura di suo figlio si colloca intorno al 10° centile (la normalità è compresa fra il 3°-10° ed il 97° centile), mentre il peso è leggermente al di sotto del 3° centile.Si tratta di capire se questa condizione di scarsa crescita staturo-ponderale è transitoria e aggravata dai recenti problemi di salute e/o dalle eventuali terapie oppure se è il segnale di un effettivo ulteriore rallentamento della crescita con deviazione verso i centili più bassi. Se non li ha già fatti, il mio consiglio è di iniziare a fare almeno un controllo di glicemia, HbA1C, anticorpi anti-transglutaminasi, IGF-I (somatomedina C), esame urine completo e dei controlli regolari (ogni 6 mesi) presso uno specialista auxologo, che saprà valutare l’opportunità (o meno) di eventuali ulteriori approfondimenti.

Domanda Come differisce la crescita di una ragazza rispetto a quella di un ragazzo durante le fasi puberali?


Risposta Lo sviluppo fisico delle ragazze precede quello dei ragazzi durante tutto il periodo dell'infanzia, anche se prima della pubertà non ci sono segni nell’aspetto fisico che indicano questo diverso sviluppo (evidente alla radiografia ossea). Alla pubertà questa maggior precocità delle ragazze diventa evidente, in quanto le ragazze iniziano la pubertà, si sviluppano e raggiungono le dimensioni adulte circa due anni prima dei ragazzi. Dal momento che l'aumento nella velocità di crescita è un componente importante della pubertà, il più precoce sviluppo delle ragazze dà luogo anche ad un’accelerazione di crescita più precoce di circa due anni. Ovviamente, c’è un’ampia variabilità nella tempistica della pubertà all'interno della popolazione normale. Dopo un periodo di dimensioni corporee simili fra maschi e femmine durante l’infanzia, dagli 11-13 anni la ragazza media tende ad essere più alta del ragazzo medio per un periodo di circa due anni. Quando la crescita dei ragazzi inizia ad accelerare, i maschi raggiungono in altezza le ragazze. Dal momento che i maschi crescono più a lungo e con un maggior picco di velocità di crescita puberale, l’altezza finale di un maschio adulto sarà mediamente maggiore di circa 12 cm rispetto ad una femmina adulta.

Domanda Sono il papà di una ragazzina di 11 anni e 3 mesi, alta 146 cm. Da circa 30 giorni si è sviluppata. Mi sa dire quanto potrà crescere ancora?


Risposta Sulla base dei pochi dati che ho a disposizione, le posso dire solo che allo stato attuale la statura di sua figlia si situa poco al di sotto del 50° centile, rientrando quindi in una condizione di normalità (sarebbe stato utile avere anche il peso per valutare eventuali condizioni di sottopeso/sovrappeso capaci di influire sulla velocità di crescita). Esistono diverse formule per calcolare con vari gradi di approssimazione la statura finale, ma richiedono altri dati quali l'altezza dei genitori e la valutazione dell'età ossea per sapere se la crescita è in linea, avanzata o ritardata rispetto all'effettiva età cronologica e poter così avere informazioni sul potenziale di crescita residua (in base al grado di apertura o chiusura delle cartilagini epifisarie di accrescimento). Infine, bisogna tenere presente che la comparsa delle prime mestruazioni accelera, per l’azione degli ormoni sessuali femminili (estrogeni), il processo di saldatura delle cartilagini, riducendo gradualmente il tempo ancora disponibile per la crescita.

Domanda Ho un bambino di 11 anni che cresce poco. Il picco di GH al test con clonidina è 5.4 ng/ml. Sono in attesa dell'esito del test con glucagone e del test di generazione della somatomedina. Cosa mi può dire?


Risposta La risposta del GH al test di stimolo con clonidina ha un picco di 5.4 ng/ml, che depone per una scarsa produzione di ormone della crescita (il valore normale di picco è maggiore a 10 ng/ml). Questo dato è confermato anche dalla presenza di valori ridotti di somatomedina C, la sostanza che media l’azione del GH a livello dei tessuti bersaglio. Tuttavia, per poter fare una valutazione completa è indispensabile avere anche l’esito del secondo test per vedere se conferma o meno il risultato ottenuto con il test già eseguito. Ovviamente, il mio giudizio complessivo sulla crescita di suo figlio (e sulla necessità o meno di una terapia ormonale) richiede altre importanti informazioni, quali altezza, peso, velocità di crescita, radiografia di polso e mano sinistra per lo studio dell’età ossea e i dati dei genitori e di eventuali fratelli/sorelle.

Domanda Il mio bambino ha 5 anni e 7 mesi, pesa 17 kg ed è alto 103.5 cm. E' nella norma?


Risposta La crescita staturale del suo bambino si colloca intorno al 3° centile e quella ponderale tra il 3° e il 10° centile. Pur essendo ancora nei limiti della norma, è in effetti tra i più piccoli per la sua età e sesso. Per una valutazione più corretta del caso, sarebbe importante conoscere anche la velocità di crescita e i dati antropometrici (altezza e peso) dei genitori e di eventuali fratelli/sorelle. Mi sento comunque di consigliarle di fare dei controlli ambulatoriali periodici presso un buon Centro che si occupa di crescita, portando ovviamente tutta la documentazione già in suo possesso.

Domanda Mia figlia di 19 anni ha avuto problemi di bassa statura ed è stata trattata con ormone della crescita. Ora non ha mestruazioni e mi hanno parlato di disfunzione ipotalamica, che non si risolve con estro-progestinici. Cosa fare?


Risposta E’ difficile dare consigli “mirati” con i pochi dati a disposizione. La presenza di un deficit di GH associata ad una amenorrea primaria potrebbe far pensare ad un deficit multiplo ipofisario. E’ stata eseguita una risonanza magnetica ipotalamo-ipofisaria ed una ecografia pelvica e sono stati valutati anche gli altri ormoni ipofisari? L’impiego di estro-progestinici è corretto, ma è ovviamente importante chiarire bene la causa responsabile di questa amenorrea, tenuto conto anche della pregressa patologia ipofisaria che ha condizionato la crescita staturale durante l’età infantile.

Domanda Mio figlio (11.5 anni, 135 cm, 31 kg) ha preso 5 cm di altezza da ottobre '07. Io sono alta 155 cm, il papà 168 cm. La pediatra mi ha detto di tenere sotto controllo l'altezza. Devo aspettare o fare subito approfondimenti?


Risposta L'altezza di Suo figlio si situa appena al di sopra del 3° centile, mentre il peso è fra il 3° e il 10° centile per età e sesso, quindi complessivamente ai limiti inferiori della norma. A questo bisogna aggiungere il dato familiare non esaltante. La cosa più importante è però la velocità di crescita che letta con riferimento a 1 anno è di circa 3.3 cm, cioè inferiore al 3° centile. Sarebbe importante sapere se questo è lo standard di crescita mantenuto da Suo figlio anche negli anni precedenti o se il rallentamento è recente, perchè è sicuramente meno preoccupante  una crescita che pur ai limiti inferiori è sempre stata costante rispetto ad una crescita che subisce un improvviso rallentamento. Altra cosa importante sarebbe sapere se è stata effettuata recentemente una radiografia di polso/mano sinistra per la valutazione dell'età ossea per capire se ci sia anche un ritardo di età ossea. Mi sembra corretto il consiglio della Sua pediatra di monitorare l'andamento della crescita nel tempo per vedere se c'è un ulteriore rallentamento della crescita tale da giustificare approfondimenti più specifici e credo che per questo sarebbe consigliabile rivolgersi ad un buon Centro che si occupa di problemi di crescita.

Domanda Mio figlio (11.3 anni, 134 cm, 28.5 kg, P1-G1, volume testicolare 3 ml) ha un valore di IGF-I di 176 ng/ml. Io sono alta 154 cm, mio marito 169 cm. Cosa mi consiglia? (Giovanna, Augliano).


Risposta La statura di Suo figlio è attualmente appena al di sopra del 3° centile, il peso è inferiore al 3° centile per età e sesso e quindi direi che complessivamente la crescita staturo-ponderale di Suo figlio è ai limiti inferiori della norma. Questo dato è confermato anche dal grado di sviluppo sessuale che è ancora ad uno stadio pre-puberale. Il valore dell’IGF-I manca del riferimento al range di normalità che varia da laboratorio a laboratorio e in base alla fascia d’età, ma mi sembra comunque anche questo ai limiti inferiori per l’età. Mi mancano anche altri dati: come è l’alimentazione di Suo figlio? Ha fatto test per valutare un’eventuale celiachia o allergie alimentari? Ha fatto altri controlli ematici? In mancanza di queste informazioni e tenendo conto anche del dato familiare (la statura di voi genitori), il mio consiglio è di effettuare controlli regolari per monitorare l’andamento nel tempo della crescita staturo-ponderale di Suo figlio e nel caso di un ulteriore rallentamento effettuare controlli più mirati.

Domanda Sono una docente. Dopo aver partecipato alla presentazione del progetto per le scuole “Disegna e racconta il paese di Crescere sani” di CRESCERE SANI Onlus ne ho parlato con un gruppetto di ragazzi di 4^ elementare. Ho fatto vedere a questi ragazzini l'album e detto che mi piacerebbe inventare delle filastrocche con loro su questo tema: crescere sani.... cosa si può fare per crescere sani? E mentre i ragazzini cercavano di rispondere, una bimba ha iniziato a dirmi che lei non mangia, o meglio, vorrebbe mangiare, ma non riesce, perché se mangia un pochino di più le viene il vomito. I genitori si stanno separando. Mi piacerebbe sapere se c'è qualcosa che si possa fare per aiutarla, se ci sono delle strategie, delle precauzioni, qualcosa che si possa fare per aiutare la piccolina prima che diventi, eventualmente, un problema più grosso.


Risposta Innanzitutto grazie per aver partecipato al progetto per le scuole di CRESCERE SANI Onlus “Disegna e racconta il paese di Crescere sani” e soprattutto per la sua sensibilità e attenzione nei confronti dei suoi allievi. Voi insegnanti avete modo di essere a contatto con bambini/ragazzi per tante ore della giornata e quindi il vostro aiuto è davvero prezioso nel far emergere precocemente problemi che all'inizio possono sembrare poco importanti, salvo poi esplodere in maniera difficilmente controllabile quando sono giunti ad un livello di gravità maggiore. Purtroppo anche a questa età si possono manifestare problemi di tipo alimentare come quelli che mi segnala nella bambina, verosimile espressione del disagio che sta vivendo in famiglia visto che i genitori si stanno separando. Le consiglio di trovare il modo migliore per parlare ai genitori, consigliando loro di rivolgersi al pediatra o, in seconda battuta, al nostro Istituto di Piancavallo (VB) che da anni si occupa di queste problematiche.

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Sono il tuo assistente personale Cresceresani. Se vuoi puoi parlare con me nella tua lingua :)
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