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ADOLESCENZA
Titolo
Adolescenza: un problema in crescita
Domanda
Dobbiamo preoccuparci per una ragazza con uno sviluppo sessuale precoce?
Risposta
La pubertà precoce è più frequente nelle ragazze, con un rapporto femmina - maschio di 4:1. La differenza nella prevalenza di precocità puberale fra i due sessi si spiega con il fatto che la maggior parte delle ragazze precoci ha una precocità di tipo idiopatico centrale, condizione decisamente rara nei ragazzi. Almeno l'80% delle forme di pubertà precoce nelle ragazze è idiopatica centrale, benigna e spesso su base familiare.
In linea generale, anche se arbitrariamente, si può considerare precoce una pubertà che ha inizio prima degli 8 anni (con un'ampia variabilità da Paese e Paese).
Ovviamente, quanto più precoce è l'età di sviluppo puberale (e la presenza di altri segni sospetti), tanto maggiore è la necessità di fare dei controlli specialistici. Quando la pubertà avanza iniziano a comparire i diversi segni puberali, di solito lo sviluppo mammario, seguito da vicino dal picco di velocità di crescita e dalla comparsa della peluria pubica e ascellare, e quindi il menarca. La comparsa isolata del menarca, in assenza degli altri segni puberali, è rara e richiede un controllo specialistico. Lo sviluppo precoce e isolato delle ghiandole mammarie (telarca precoce) e della peluria pubica/ascellare (adrenarca precoce o pubarca) non è raro, è generalmente benigno e transitorio se non è associato al picco di velocità di crescita. Solo se nei casi di sviluppo particolarmente accentuato, può essere indicato un controllo specialistico.
Il telarca precoce è una condizione che si autolimita nelle ragazze, di solito negli anni prescolari. Non si associa a una vera precocità, in quanto non sono evidenti gli altri effetti degli estrogeni. Le mammelle possono raggiungere lo stadio di sviluppo III di Tanner (medio-puberale). Il telarca precoce può essere il risultato di una maggior sensibilità del tessuto mammario ai normalmente ridotti livelli prepuberali di estrogeni. È importante essere certi che la ragazza non abbia assunto estrogeni esogeni e che non siano presenti altri segni di precocità, come una maturità vaginale, il picco di velocità di crescita e una produzione di androgeni. Questa forma richiede soltanto di essere tenuta sotto controllo periodico. Dato che il telarca è di solito il primo segno di sviluppo puberale nelle ragazze, è opportuno seguire con regolarità queste ragazze per essere certi che non sia il primo segno di una pubertà vera.
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Titolo
Adolescenza: un problema in crescita
Domanda
A quale età è normale avere lo sviluppo puberale?
Risposta
La grande variabilità nel momento di comparsa dello sviluppo puberale è spesso motivo di preoccupazione non giustificata. Alcune ragazze normali possono avere la comparsa dei primi segni puberali precocemente verso i 9 anni, mentre altre devono attendere i 14 anni; alcune ragazze normali possono avere le prime mestruazioni (menarca) prima degli 11 anni, mentre altre devono aspettare i 16 anni. Alcuni ragazzi normali possono iniziare a svilupparsi precocemente verso i 10 anni, altri solo verso i 16 anni. Molto di rado l'età di inizio dello sviluppo puberale rappresenta di per sé un motivo di preoccupazione, anche se talvolta le problematiche psicologiche legate ad uno sviluppo molto precoce o ritardato possono essere considerevoli. I ragazzi/e che sono nello stesso stadio di sviluppo puberale (ossia che hanno la stessa età 'fisica') hanno problematiche più simili rispetto a quelli che hanno la stessa età 'cronologica' (ma sviluppo puberale differente).
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Titolo
Adolescenza: un problema in crescita
Domanda
Quanta attività fisica dovrebbe fare un adolescente?
Risposta
Nelle società occidentali l'importanza dell'attività fisica è stata sottovalutata dalle autorità sanitarie e scolastiche e il feeling dei bambini e degli adolescenti nei confronti dei giochi all'aria aperta e dello sport si è progressivamente ridotto, sostituto da quel tipo di divertimento sedentario che è offerto dalla televisione, dai videogiochi e dai computer. La mancanza di una regolare attività fisica può essere veramente dannosa per lo sviluppo fisico, mentale e intellettuale di un ragazzo/a, dato che essa è importante anche per la normale crescita ossea e muscolare. Ovviamente, a questa età bisogna bilanciare la quantità degli alimenti assunti con la quantità di attività fisica svolta, per evitare la comparsa di obesità e l'aumento non proporzionato delle masse muscolari. L'attività muscolare deve essere sviluppata in modo graduale se il ragazzo/a vuole praticare uno sport molto impegnativo. Questo è particolarmente vero se il ragazzo/a non è sviluppato a sufficienza da un punto di vista di forza muscolare, soprattutto se ha anche uno sviluppo puberale ritardato (con un rischio maggiore di avere traumi, distorsioni ecc.). Un eccesso di peso (e l'obesità) riduce la resistenza e la capacità di praticare attività fisiche; la riduzione ponderale deve essere graduale e non brusca durante il periodo dell'adolescenza, determinando una variazione appropriata della massa grassa e di quella magra (nel rispetto della crescita staturale). La miglior performance di un atleta adolescente dipende dall'avere una buona composizione corporea (rapporto massa magra/grassa), per cui una riduzione eccessiva della massa grassa può avere effetti negativi. L'allenamento sportivo e le competizioni non influenzano negativamente la crescita fisica e lo sviluppo puberale e gli atleti giovani di ambo i sessi crescono come i coetanei sedentari, anche se il momento di comparsa dello sviluppo puberale può essere abbastanza differente. L'allenamento con i pesi è probabilmente innocuo (anche se a lungo termine può dare dei problemi), purché siano adatti e non così eccessivi da danneggiare la colonna vertebrale. Ovviamente, il pericolo è maggiore se queste attività sono praticate senza un attento e corretto controllo. Le ragazze sono capaci, con un allenamento adeguato, di praticare qualsiasi attività fisica anche intensa, ma hanno un rischio più elevato di trauma sportivo negli sport di contatto corporeo. Contrariamente a quanto si pensa comunemente, la pratica di questo tipo di sport fisici non ha effetti negativi su fertilità e gravidanze future. Le ragazze che sono abituate a praticare attività fisica e a fare allenamenti regolari hanno infatti meno complicanze gravidiche rispetto alle sedentarie, il tempo del parto è generalmente più rapido, in quanto i muscoli dell'addome e del pavimento pelvico sono più sviluppati. Le mestruazioni, associate o meno a dolore mestruale, non hanno effetti negativi sulle performance sportive. Un'attività competitiva non appropriata, con un super-allenamento associato a perdita di peso e massa grassa, può causare irregolarità mestruali e flussi dolorosi (dismenorrea). Purtroppo l'attività fisica ripetitiva e prolungata è spesso responsabile della cosiddetta 'sindrome da abuso', che fortunatamente non è così comune nei bambini più giovani. Più spesso si ha un'infiammazione dovuta agli stress ripetuti o all'uso eccessivo di muscoli e articolazioni, che si associa a dolore e limitazioni funzionali. Queste sindromi da abuso compaiono con gradualità, in netto contrasto con l'esordio brusco dei traumi sportivi, che sono solitamente più gravi. In quasi tutte queste situazioni i disturbi sono legati a una specifica attività e il recupero completo è possibile solo quando quella determinata attività è ridotta, cambiata o interrotta. In circa l'80% degli atleti questi sintomi compaiono a seguito di un cambio recente nel tipo di attività fisica, o dopo aver acquisito una nuova tecnica, o dopo un aumento significativo del carico di lavoro della seduta di allenamento.
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Titolo
Adolescenza: un problema in crescita
Domanda
A che età si ha normalmente il picco di velocità di crescita?
Risposta
Una delle caratteristiche più evidenti del periodo puberale è l'accelerazione della velocità di crescita. Così come c'è una grande variabilità nelle dimensioni dei bambini normali prepuberi (alcuni alti, alcuni bassi), anche l'entità del picco di velocità di crescita staturale, la sua durata e il momento in cui questo accade sono molto variabili.
In genere, il picco di velocità di crescita staturale è più precoce nelle femmine rispetto ai maschi, anche se all'interno dello stesso sesso alcuni possono crescere prima rispetto ad altri. L'età media del picco di velocità di crescita è circa 12 anni nelle ragazze e 14 anni nei ragazzi, ma in 94/100 ragazzi/e normali il picco di crescita si può presentare due anni prima e due anni dopo queste età medie. Nei restanti ragazzi/e che sono al di fuori dalla media è molto raro che ci sia una malattia sottostante; in queste condizioni, la maggior parte dei ragazzi raggiunge comunque un'altezza accettabile e un normale sviluppo fisico.
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Titolo
Adolescenza: un problema in crescita
Domanda
Quanto tempo dura la pubertà in una ragazza?
Risposta
La successione delle diverse fasi puberali e la durata standard dell'intero periodo puberale sono molto variabili. In molte ragazze il periodo puberale si può completare in un arco di soli 2 anni, mentre in altre può richiedere anche 5 anni, a seconda di cosa si intende per periodo puberale completato.
Gli unici segni puberali che possono essere definiti in modo preciso per quanto riguarda la loro tempistica sono il picco di velocità di crescita (in modo retrospettivo, se sono disponibili misurazioni longitudinali) e l'età di comparsa del menarca. La maturità, intesa come la capacità a procreare, non si correla direttamente al grado di maturità fisica raggiunta ai diversi stadi puberali. La peluria pubica, ad esempio, può continuare a svilupparsi (in ambo i sessi) per molti anni nella vita adulta, e molto tempo dopo che il soggetto ha raggiunto la capacità di procreare.
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Titolo
Adolescenza: un problema in crescita
Domanda
Quanto tempo dura la pubertà in un ragazzo?
Risposta
Come nelle ragazze, anche nei maschi normali c'è un'ampia variabilità nel momento di comparsa, nella durata della pubertà e nelle diverse fasi che la compongono. L'unico segno che può essere datato in modo preciso è il picco di velocità di crescita staturale, che di solito viene determinato in modo retrospettivo se sono disponibili delle misurazioni antropometriche ripetute.
Tutti gli altri cambiamenti puberali sono graduali e impossibili da definire in modo preciso. È praticamente impossibile dire con certezza quando sono da considerare completati lo sviluppo genitale e la crescita della peluria pubica, visto che quest'ultima può continuare anche per molti anni dopo che un ragazzo ha completato la sua maturazione. Usando dei criteri piuttosto arbitrari per definire lo stadio adulto, c'è una grande variabilità nella durata dello sviluppo puberale nei soggetti normali. Ad esempio, il tempo medio necessario per il completo sviluppo testicolare è di 2 - 2 anni e mezzo in uno studio condotto su 200 studenti inglesi, con un range che va da 1 anno e ¾ a 3 anni e ¾. La peluria pubica si sviluppa completamente, in media, in poco meno di 2 anni, anche se è difficile definire il momento di sviluppo completo. Anche in questo caso, la variabilità all'interno di una popolazione normale è ampia, con un range che va da 1 anno a 4 anni e ½. Anche se i valori di un singolo individuo sono al di fuori di questi limiti di normalità, ciò non implica necessariamente che ci sia una malattia sottostante.
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