Crescere Sani

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Bassa statura

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FAQ

Crescere sani. I consigli dei medici ai genitori

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Domanda

Mio figlio che ha appena compito 9 anni, ha una statura compresa tra il 3° e il 10° centile. Devo preoccuparmi?

Risposta

La crescita è un buon indice dello stato generale di salute del bambino. Il centile staturale di un bambino in un determinato momento della sua vita è il primo segnale per capire se la sua crescita è normale o meno e se ci si deve preoccupare o no. Più basso è il centile staturale, più probabile è la possibilità che ci sia un problema reale, che merita una valutazione più attenta. Prima di tutto, è importante sapere se la bassa statura può essere spiegata da un fattore ereditario, andando a vedere la statura dei genitori (che, peraltro, nella vostra lettera non è indicata). Poi è necessario cercare di avere misure ripetute dell'altezza ad intervalli di almeno 6 mesi, preferibilmente per un periodo di un anno; queste misure permettono di conoscere la velocità di crescita staturale e di capire se la sua altezza sta seguendo una determinata linea centile o sta deviando da questa. E' giusto preoccuparsi quando l'altezza passa da un determinato centile ad uno più basso, quando il centile dell'altezza non corrisponde a quello del peso oppure quando si assiste ad un improvviso rallentamento della velocità di crescita annua. Per capire se la crescita staturale di un bambino è normale o meno, è necessario anche conoscere quelle che erano le sue dimensioni alla nascita. Un bambino molto piccolo alla nascita, sia per quanto riguarda il peso che la lunghezza, è spesso destinato a crescere poco, anche se sono frequenti i casi di crescita di recupero post-natale. Sulla base dei pochi dati che mi ha fornito, consiglio un controllo presso un buon Centro specialistico che si occupa di crescita per capire se la bassa statura di suo figlio sia da attribuire semplicemente al fattore genetico/familiare o piuttosto ad altri fattori meritevoli di ulteriori approfondimenti.

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Aiutiamoli a crescere bene. I consigli dei medici a mamme e papà

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Domanda

Lo stress può influenzare la crescita?

Risposta

Non c'è dubbio che gli stress psicologici o emotivi intensi hanno un importante ruolo negativo sulla crescita (come anche sullo sviluppo mentale e intellettuale). Stress così severi si hanno, ad esempio, nelle situazioni di abuso e di deprivazione psico-sociale del bambino, in cui i bambini soffrono sia un trauma fisico e mentale, sia una mancanza di interesse, stimoli e affettività. Anche se il meccanismo responsabile di questa influenza negativa sulla crescita non è sempre chiaro, l'interazione tra mente (‘psiche') e corpo può portare a una soppressione della produzione e azione degli ormoni responsabili della crescita, in particolare l'ormone della crescita. Questo effetto negativo è rapidamente rimosso dopo aver allontanato il bambino dall'ambiente e dagli agenti negativi. È probabile che anche gradi minori di ‘stress', non legati a rifiuto o abuso, possano avere effetti negativi sulla crescita; situazioni di infelicità, solitudine, paura o ansia - che sorgono per esempio in rapporto a stati di tensione familiare, insicurezza, difficoltà scolastiche ecc. - possono determinare stress responsabili di un rallentamento della crescita corporea. Il livello soglia per la comparsa di questi effetti varia molto da soggetto a soggetto, con alcuni bambini che sono più resistenti di altri. Può essere difficile capire se questo tipo di stress è effettivamente responsabile di un rallentamento della crescita; la conferma può venire solo in modo retrospettivo, quando si vede che la crescita tende a riprendere dopo che si sono risolti i problemi psicologici. La crescita scarsa che si associa a malattie gravi e croniche può essere dipendente da molti fattori, tra cui, in particolare, lo stress psicologico e fisico. Essere di bassa statura, in particolare quando la bassa statura si associa anche a un ritardo della maturazione puberale, è di per sé stressante da un punto di vista psicologico; questo stress può a sua volta influenzare negativamente la crescita staturale e può determinare un ‘circolo vizioso'. Questo problema psicologico può essere superato solo con lo sviluppo puberale, che farà recuperare il ritardo staturale e sessuale.

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Aiutiamoli a crescere bene. I consigli dei medici a mamme e papà

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Domanda

L'esercizio fisico può condizionare la crescita?

Risposta

È probabile che l'attività fisica che un bambino pratica normalmente non sia in grado di influenzare la crescita in modo significativo. Recentemente e in modo sempre più crescente, nelle società occidentali l'importanza dello sport e dell'esercizio fisico è stata sottovalutata rispetto agli inizi del secolo e sostituita dal divertimento di tipo sedentario offerto da televisione, video e computer. In effetti, la mancanza di un livello base di attività fisica può essere dannosa per lo sviluppo fisico, mentale e intellettuale e per la crescita normale di ossa e muscoli di un bambino. L'aspetto più ovvio è la necessità di bilanciare l'assunzione di alimenti con l'attività fisica, in modo da evitare l'obesità e aumentare la massa muscolare del bambino. L'uso scarso e per periodi prolungati di parti corporee può causare un danno e/o patologie ossee e articolari, che portano a una conseguente riduzione della crescita ‘localizzata'. Gli eccessi di attività fisica possono essere raramente dannosi per la crescita e lo stato di benessere generale, anche se talvolta l'attività sportiva a livello agonistico per lunghi periodi competitivi sembra in grado di rallentare la crescita e la pubertà, soprattutto nelle ragazze. La pratica di sport e il relativo allenamento non hanno effetti evidenti sulla crescita in altezza e sulla velocità di crescita staturale (quanto un bambino cresce per anno) nei bambini e negli adolescenti sani, nutriti in modo corretto. Con poche eccezioni, gli atleti di ambo i sessi di diversi sport hanno, in media, altezze simili o superiori rispetto a quelle dei non-atleti. Le uniche eccezioni sono le ginnaste e le pattinatrici, ossia quelle discipline sportive in cui le partecipanti che hanno buoni risultati tendono a essere di statura inferiore rispetto alla media. La taglia corporea più piccola delle atlete di questi due sport è generalmente già evidente prima di iniziare l'attività, a indicare che in questi sport esiste una selezione che porta a prediligere i bambini/e bassi/e. Spesso, le ginnaste e le pattinatrici hanno anche genitori più bassi della media, suggerendo il contributo familiare alla loro bassa statura. Diversamente dall'altezza, il peso corporeo e la composizione corporea del bambino possono essere influenzati dall'attività fisica regolare. L'esercizio fisico si associa a una riduzione della massa grassa e, talvolta, a un aumento della massa magra, soprattutto nei ragazzi. Le variazioni della massa grassa si hanno solo con un'attività fisica regolare e continuativa (o con una restrizione calorica, come accade spesso nelle ginnaste e nelle ragazze che fanno danza e nei ragazzi che praticano lotta). Quando l'allenamento si riduce molto, il bambino tende ad accumulare grasso. D'altra parte, durante l'adolescenza è difficile separare gli effetti specifici dell'allenamento sulla massa magra dalle variazioni attese con la crescita normale e la maturazione sessuale. Questo è soprattutto vero nei ragazzi, dato che la percentuale di massa magra si raddoppia durante il picco di crescita e la maturazione sessuale.

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Aiutiamoli a crescere bene. I consigli dei medici a mamme e papà

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Domanda

Perché e quando preoccuparsi per un bambino troppo basso?

Risposta

La crescita è un buon indice dello stato generale di salute del bambino. Qualsiasi fattore negativo (ad esempio una malattia cronica, la malnutrizione, uno stress psico-emotivo) che agisce per un periodo sufficientemente lungo può influenzare negativamente la crescita e ridurre la velocità di crescita staturale. Per contro, uno stato di buona salute, che si riflette in uno stato di benessere generale, nutrizionale e psico-fisico, influisce positivamente sulla crescita. Il centile staturale di un bambino in un determinato momento della sua vita è il primo segnale per capire se la crescita è normale o meno e se ci si deve preoccupare o meno. Più basso è il centile staturale, più probabile è la possibilità che ci sia un problema reale, che deve essere in ogni modo valutato attentamente. In primo luogo, è importante sapere se la bassa statura può essere spiegata da un fattore ereditario, andando a vedere la statura dei genitori. In secondo luogo, è necessario cercare di avere delle misure ripetute dell'altezza a intervalli di 3 mesi, preferibilmente per un periodo di un anno; queste misure permettono di conoscere la velocità di crescita staturale e di capire se l'altezza sta aderendo a una determinata linea centile o sta deviando da questa. È ovvio che ci si deve preoccupare quando l'altezza passa da un centile a uno più basso o quando il centile dell'altezza non corrisponde a quello del peso. Un disordine di crescita è più probabile quando c'è un'evidente disparità tra il centile di altezza e quello del peso. Un peso inferiore al normale suggerisce uno stato di scarsa nutrizione, dovuta sia a una minor assunzione di alimenti o a perdite eccessive (vomito o malassorbimento). Un peso superiore alla norma in un bambino di bassa statura può far pensare a uno squilibrio ormonale (ad esempio, un deficit di ormone della crescita, una carenza degli ormoni tiroidei o un eccesso di ormoni steroidei). Conoscere le dimensioni del bambino alla nascita può essere utile. Un bambino molto piccolo alla nascita in termini di peso e lunghezza, spesso è destinato a crescere poco per fattori ereditari, malattie materne ecc. Queste considerazioni sono valide soprattutto per il bambino prima dell'inizio della maturazione puberale. Il momento di comparsa della pubertà è così variabile che, in questo momento, la maggior parte dei bambini devia dalla sua linea centile; in particolare, i ragazzi che maturano tardivamente hanno una flessione del centile di statura legato al ritardato picco di crescita staturale. Nel momento della pubertà, è importante mettere in relazione i cambiamenti puberali con la crescita staturale.

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Risposte alle domande

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mia figlia (14 anni, 155 cm) rispetto alle coetanee è un po' più bassa (io sono alto 170 cm e mia moglie 160 cm). L'età ossea è 14 mesi avanti. Fa nuoto e ha fatto uso di bioarginina senza miglioramenti. Esiste una terapia?

Risposta

La statura di sua figlia è di poco inferiore al 25° centile, per cui è da considerare nei limiti di norma (tenuto conto anche della statura dei genitori). Purtroppo l'età ossea avanzata (se ho capito bene il referto parla di oltre 16 anni!) non sembra lasciare un grande margine di crescita residua. Se l'età ossea è così avanzata (come nel caso di sua figlia), le possibilità di migliorare la crescita sono veramente scarse con qualsiasi metodo venga utilizzato.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Ho 15 anni, sono alta 160 cm e peso 50 kg; mi pongo il problema di essere troppo bassa, soprattutto vedendo che mio fratello è 180 cm e i miei genitori non sono bassi. Sono bassa? Ho la possibilità di crescere ancora?

Risposta

La tua statura è appena al di sotto della media (50° centile) per la tua età e sesso.Per sapere se c'è ancora un potenziale di crescita residuo può essere fatta una radiografia del polso-mano sx per la valutazione dell'età ossea, da portare poi in visione ad uno specialista di crescita. Il rapporto altezza-peso attuale è accettabile.

Dr.ssa Nicoletta Marazzi
Domanda

Mia figlia di 19 anni ha avuto problemi di bassa statura ed è stata trattata con ormone della crescita. Ora non ha mestruazioni e mi hanno parlato di disfunzione ipotalamica, che non si risolve con estro-progestinici. Cosa fare?

Risposta

E’ difficile dare consigli “mirati” con i pochi dati a disposizione. La presenza di un deficit di GH associata ad una amenorrea primaria potrebbe far pensare ad un deficit multiplo ipofisario. E’ stata eseguita una risonanza magnetica ipotalamo-ipofisaria ed una ecografia pelvica e sono stati valutati anche gli altri ormoni ipofisari? L’impiego di estro-progestinici è corretto, ma è ovviamente importante chiarire bene la causa responsabile di questa amenorrea, tenuto conto anche della pregressa patologia ipofisaria che ha condizionato la crescita staturale durante l’età infantile.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mia figlia, quasi 16 anni, è "alta" 154 cm (io sono quasi 170 cm, la mamma 165 cm). Fino a che età potrà crescere?

Risposta

La statura di sua figlia è al 10° centile, in altre parole ha 90 ragazze della sua età più alte e 10 più basse. Da quanto mi scrive, anche la statura dei due genitori non è molto alta, per cui si potrebbe pensare in prima battuta ad una forma familiare di bassa statura. Per sapere quale è il residuo di crescita occorre sapere con precisione quale è il grado di maturazione puberale della ragazza e vedere il grado di saldatura delle cartilagini di accrescimento mediante una radiografia del polso-mano sinistra per valutazione dell'età ossea.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

C'è uno sport/tipo di alimentazione che favorisca la crescita di mio figlio (4.6 anni, 99.5 cm, 25°centile), dato che la madre e io non siamo alti?

Risposta

La crescita di suo figlio è in effetti prossima al 25°centile, come giustamente mi ha scritto. In linea generale, tutti gli sport di tipo aerobico (se praticati con regolarità) sono in grado di determinare una produzione di ormone della crescita. A questo proposito, abbiamo recentemente pubblicato alcuni lavori scientifici che hanno dimostrato l'importanza dell'esercizio eseguito con alcune modalità di allenamento per ottimizzare le risposte dell'ormone della crescita (può trovare questi lavori nella sezione medica del nostro sito, chiedendo al suo medico di registrarsi). Ovviamente, anche un'alimentazione adeguata e varia (e ricca di proteine) può giocare un ruolo positivo nella crescita di un ragazzo-a. Anche se, da quanto mi scrive, c'è un familiarità per bassa statura, ritengo comunque opportuno un controllo della crescita di vostro figlio presso un buon Centro che si occupa di crescita.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mio figlio (15 anni, 152 cm, nessun segno di sviluppo, età ossea = età cronologica) risponde con picco 3 ng/ml al test di stimolo con arginina e ha IGF-I bassa. Mi consigliano la cura con GH. Cosa ne pensa?

Risposta

La statura attuale di suo figlio è al di sotto del 3° centile per l'età ed il sesso, inferiore rispetto alla potenzialità di crescita familiare. Anche se non conosco i limiti di riferimento del laboratorio che ha eseguito i dosaggi di IGF-I, i valori sembrano in effetti abbastanza ridotti. In modo analogo, la ridotta risposta del GH al test di stimolo con arginina sembra orientare verso una scarsa produzione di ormone della crescita. Questi risultati si scontrano un po’, tuttavia, con la normalità dell'età ossea. Prima di decidere se è effettivamente necessaria una terapia sostitutiva con ormone della crescita sono richiesti altri esami per avere conferma della effettiva scarsa produzione ormonale ipofisaria.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

A mio figlio (4 anni, 96 cm, 15.2 kg) la pediatra ha prescritto bioarginina dall'età di 2 mesi. Io sono alta 159 cm, mio marito 168 cm, il fratello di 7.10 anni è alto 128.5 cm. Potrebbe avere problemi di crescita?

Risposta

La crescita staturale attuale di suo figlio è circa al 10° centile (in altre parole ha circa 90 coetanei più alti e 10 più bassi), mentre quella ponderale è posta al 25° centile. La crescita staturale è abbastanza in linea con il vostro bersaglio familiare. L'uso di aminoacidi, come quelli che la sua pediatra ha consigliato, può essere in effetti indicato per migliorare la crescita nelle forme di bassa statura a genesi familiare, ma deve sempre essere associato ad una corretta alimentazione e ad una regolare attività fisica.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Sono la mamma di una bimba di 10 anni che è sempre stata un po' più bassa dei coetanei, ora la cosa è più evidente e ciò crea in lei complessi. Devo preoccuparmi?

Risposta

Mi è veramente impossibile darle una risposta, dato che si è scordata di inviarmi i dati anagrafici (età esatta) e quelli antropometrici (altezza e peso) della bambina, oltre alla statura dei genitori e/o di eventuali fratelli e sorelle. Ovviamente altre informazioni sulla nascita e sulle malattie eventualmente presenti potrebbero rendere ancora più precisa la mia risposta.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mia figlia (13 anni, 140 cm, 33 kg, EO 12 anni) e si è sviluppata 10 giorni fa. Io sono alta 140 cm e il padre 155 cm. Gli esami ormonali e il GH sono normali. L'arginina può esserle di aiuto? Quanto può crescere ancora?

Risposta

Il bersaglio staturale familiare, conseguenza della bassa statura dei due genitori, è basso e in linea con quello della ragazza. Visto che il centile staturale è comunque molto al di sotto della norma, ritengo opportuni alcuni accertamenti per escludere una situazione patologica meritevole di cure specifiche.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mio figlio (6 anni, 103 cm, 15 kg) dall'ultima visita è sceso sotto il 3° centile. Ha subito diversi interventi: possono avere influito sulla sua crescita? Io sono 160 cm, mio marito 170 cm. La bioarginina può aiutarlo?

Risposta

In effetti sia la crescita staturale che quella ponderale di suo figlio sono al momento al di sotto del 3° centile. A mio avviso, vista la statura dei genitori, è corretto iniziare a fare qualche esame di controllo. La sua affermazione che il bambino ha avuto "problemi legati alla nascita per cui ha subito diversi interventi" è purtroppo un po’ vaga per poterle dare una risposta precisa. Ogni malattia cronica (e/o le relative cure) può in effetti avere ripercussioni negative sulla crescita, anche se è pur vero che la risoluzione dei problemi si associa di solito alla cosiddetta "crescita di recupero". Non credo che ci si possa attendere un grande aiuto dalla arginina, se prima non si sono chiarite bene le cause della bassa statura. Ritengo che sia opportuno un controllo presso un buon Centro che si occupa di crescita e sviluppo in modo da capire bene le ragioni di questa difficoltà di crescita.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mia figlia (9.10 anni , 130 cm , 37 kg, EO 9 anni) ha già un bottone mammario. Io sono 148 cm e mio marito 172 cm. E’ opportuno svolgere indagini?

Risposta

La crescita staturale di sua figlia si colloca attualmente al 10° centile, mentre quella ponderale è superiore al 50° centile. Questa diversità fra centile staturale e ponderale determina uno stato di sovrappeso (la bambina ha infatti un indice di massa corporea di 21.9, un valore compreso fra il 75° e il 90° centile). E' fuori di dubbio che è presente una bassa statura materna, ma credo che sarebbe comunque opportuno un controllo ambulatoriale presso un Centro che si occupa di crescita e sviluppo visto l'iniziale sviluppo mammario e il concomitante eccesso ponderale, che può favorire uno sviluppo puberale anticipato.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mio figlio (2.9 anni, cm. 88, kg.11.3, esami ematologici nella norma) ha 35.1 ng/ml di IGF-I. Io sono 156 cm, mio marito 162 cm. Come cresce?

Risposta

La crescita staturo-ponderale attuale di suo figlio è in effetti ai limiti inferiori della norma, con un'altezza al 6° centile e un peso inferiore al 3° centile per l'età ed il sesso. La bassa statura dei genitori sembra orientare, in prima battuta, verso una forma familiare. Tuttavia, la presenza di valori ridotti di IGF-I (il mediatore periferico del GH) sembra deporre per una ridotta produzione di ormone della crescita, un dato che dovrà essere controllato nei prossimi mesi per valutare la necessità (o meno) di ulteriori accertamenti. Visto il basso peso, mi chiedo se il bambino abbia una alimentazione corretta sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. 

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Sono la mamma adottiva di un bimbo di sei anni di origine cinese (regione Henan), affetto da labiopalatoschisi. Il bimbo è arrivato in Italia (nel 2012) a due anni appena compiuti; era alto 86 cm. A 3 anni era alto 94 cm, a 4 anni l'altezza era di 100 cm. A 4.9 anni era cresciuto sino a 103 cm per un peso di 17 kg, mentre a 5.6 anni misurava 108 cm (sempre per 17 kg di peso). Ora (6 anni compiuti in aprile) misura 112 cm e pesa 18.5 kg. Rispetto ai suoi coetanei italiani è “bassino”, ma anche confrontato con due suoi compagni cinesi, (della medesima età, provenineti dalla stessa regione, adottati ed affetti anche loro da labiopalatoschisi) risulta il più piccolino. Non conosco l'altezza dei genitori biologici né ho notizie particolari della sua primissima infanzia benchè sembrerebbe che, fatta eccezione per la labiopalatoschisi, non abbia avuto altri problemi di salute (e anche da quando è con noi non ha avuto problemi particolari). Desidererei sapere se, a suo a prere, è il caso di approfondire le motivazioni della bassa statura del mio bambino.

Risposta

La crescita staturo-ponderale dei bambini cinesi varia molto da regione a regione, per cui il confronto dovrebbe essere fatto usando le carte specifiche di crescita (se disponibili) prodotte per quella particolare area geografica cinese. Sicuramente è comunque più corretto valutare la crescita di suo figlio con carte cinesi di crescita di aree comparabili alla sua di origine piuttosto che usare le carte di crescita italiane. Anche se abbiamo la possibilità di confronto con altri due bambini "simili" per provenienza geografica e patologia concomitante, purtroppo non conosciamo la variabile "altezza dei genitori" che potrebbe condizionare fortemente il differente andamento di crescita dei 3 bambini. Credo che un controllo ambulatoriale presso un buon Centro che si occupa di crescita possa essere utile per avere un'idea più precisa della crescita di suo figlio.

Dr. Gianluca Da Pozzo
Domanda

Sono la mamma adottiva di un bimbo abbandonato (età presunta 8 anni, ma forse più piccolo). Vale la pena valutare l'età ossea?

Risposta

Pur considerando che la valutazione dell' età ossea fatta da radiologi esperti su un esame condotto con tecnica appropriata è in grado di fornire una stadiazione affidabile dell' età biologica di un bambino/a, non dobbiamo dimenticare che si tratta pur sempre di un esame radiografico. Per quanto l'esposizione alle radiazioni in questo tipo di esame sia molto bassa (e giudicata del tutto trascurabile ove esista un'indicazione clinica all'esame). Le consiglierei comunque di valutare con il suo Pediatra curante se ci siano in effetti motivi validi per effettuarla.  A mio avviso la giustificazione per una valutazione dell’età ossea deve andare al di là della legittima "curiosità" circa la sospetta discrepanza tra età anagrafica e supposta età biologica del bambino. Ritengo che questo esame debba essere eseguito se il pediatra ha qualche dubbio circa lo sviluppo staturo-ponderale del bambino, oppure se sono presenti altri segni o sintomi che possono far pensare ad un problema della sua crescita.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mio figlio (13.10 anni, 149 cm è ancora in fase prepuberale). E' normale che sia così in ritardo? C'è qualche farmaco per aiutarlo?

Risposta

In effetti la statura attuale di suo figlio è poco al di sopra del 3° centile (ossia ai limiti inferiori della norma). E' ovvio, che la crescita di un ragazzo è condizionata dalla statura dei suoi genitori (che non viene indicata), per cui generalmente mi preoccupa di più una bassa statura di un ragazzo se è figlio di due genitori entrambi alti piuttosto che la bassa statura di uno che ha entrambi i genitori piccoli (la cosiddetta bassa statura familiare). Può essere considerato positivo il fatto che suo figlio è ancora prepubere, una situazione che potrebbe associarsi anche ad un ritardo di maturazione ossea e quindi permettere una crescita più lenta che si completerà più tardivamente. Per capire se è presente un effettivo ritardo, il mio consiglio è quello di eseguire una radiografia del polso-mano per valutazione dell'età ossea, sentito ovviamente anche il parere del suo pediatra.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mio figlio (3.3 anni, 91.5 cm, 12.3 kg, esami di routine nella norma) ha un’EO inferiore all'EC di quasi 2 anni. Il bambino è sul 5° centile. Io sono 162 cm e la mamma 156 cm. Cosa ne pensa?

Risposta

La crescita staturale attuale di suo figlio è in linea con il target familiare (bassa statura familiare). Il ritardo di età ossea è "positivo" per quanto riguarda un possibile futuro recupero di crescita, sempre che si mantenga tale nel corso degli anni. Devo dire, tuttavia, che a tre anni di età la valutazione dell'età ossea può essere abbastanza imprecisa, per cui il dato che le è stato dato può non essere completamente "reale". Le consiglio di far seguire suo figlio presso un buon Centro che si occupa di crescita e sviluppo, in modo che possano essere definiti correttamente (senza esagerare!) i controlli periodici a cui sottoporlo.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mio figlio (2 anni, 80 cm, 9.0 kg) è nato a termine. Alla nascita era 46 cm e 2.7 kg. Io sono 155 cm e il papà 166 cm. Cosa ne pensa? Il pediatra dice che è ancora presto per fare esami.

Risposta

Per una corretta valutazione della crescita di un bambino-a è necessario essere molto precisi sulla sua data di nascita e quindi sulla sua età esatta. Analizzando il dato di suo figlio come se avesse esattamente due anni precisi, in effetti ci troviamo di fronte ad una bassa statura (valore prossimo al 3° centile). Anche il peso corporeo è ai limiti inferiori per il sesso e l'età (prossimo al 3° centile), comunque proporzionato all'altezza. Anche se entrambi i genitori sono in effetti piccoli, ritengo comunque opportuni controlli periodici ambulatoriali del bambino per valutare la velocità di crescita annua ed eventualmente per decidere qualche piccolo approfondimento diagnostico.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mia figlia (5.3 anni, 99 cm, 13.5 kg, attualmente assume bioarginina) ha avuto reflusso esofageo e ha fatto tantissimi accertamenti per arresto di crescita dai 2 anni in poi. Io sono alta 147 cm, mio marito 167 cm. Cosa fare?

Risposta

Nella sua domanda mancano alcune informazioni importanti, utili per un corretta valutazione auxologica, relative al peso e alla lunghezza della bambina alla nascita e alla durata della gravidanza. La crescita staturo-ponderale attuale di sua figlia è in effetti inferiore al 3° centile, ossia ai limiti inferiori della norma. In particolare, il problema sembra più evidente a carico del peso corporeo, che condiziona anche un ridotto indice di massa corporea (13.8). Anche se la statura di entrambi i genitori è bassa, credo che varrebbe comunque la pena fare qualche accertamento in considerazione anche dell'improvviso rallentamento di crescita.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mio figlio la mattina è sul 3° centile, la sera misura 1.5-2.0 cm in meno. Quando misurare la statura di un bambino? La mattina o la sera?

Risposta

L'altezza di un bambino può essere misurata in qualsiasi momento della giornata (in relazione all'orario di visita del pediatra), pur tenendo conto che si possono avere delle piccole diversità fra la misurazione del mattino e quella della sera. Ciò che importa è che sia possibilmente sempre lo stesso momento della giornata se le misurazioni vengono ripetute ad intervalli di tempo (specie se brevi), in modo da avere un dato preciso della velocità di crescita. Vista la bassa statura di suo figlio, consiglierei di evitare misurazioni ripetute dell'altezza nella stessa giornata, che potrebbero creare ansia nel bambino. Consiglio che la misurazione "ufficiale" di suo figlio venga fatta dal suo pediatra, secondo le tempistiche che riterrà più opportune alla luce dell'andamento di crescita di suo figlio.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mio figlio (17 anni, 168 cm, ha un valore di GH di 0.2 ng/ml). Il valore del GH è troppo basso vista anche la bassa statura? I genitori sono 184 cm e 167 cm.

Risposta

La determinazione dei livelli di GH su un solo campione non ha purtroppo alcun significato diagnostico. Per capire se è presente (o meno) una carente produzione di GH è necessario eseguire alcuni test farmacologici che valutano la riserva ipofisaria. Questi test, per la loro complessità, devono essere riservati ai soli ragazzi di marcata bassa statura per i quali si sospetta effettivamente un deficit ormonale. Per chiarirsi i dubbi, le consiglio comunque di rivolgersi presso un buon Centro che si occupa di crescita e di sviluppo.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mio figlio (8 anni, 113 cm, 18.3 kg, età ossea 5 anni, test arginina positivo) è in attesa di esito secondo test. Io sono 156 cm, mio marito 170 cm. Quali prospettive di crescita può avere? Cosa fare?

Risposta

In effetti da quanto mi scrive non capisco cosa intende per risposta "positiva" al primo test con arginina. Vuol dire che c'è un picco di GH superiore ai 10 ng/ml (quindi una risposta normale, che in teoria non richiederebbe di eseguire un secondo test di stimolo) oppure che il picco è inferiore a questo valore soglia (quindi indicativo di una probabile carenza di GH, da confermare con un secondo test)? Visto che è presente una bassa statura (inferiore al 3° centile), un peso corporeo inferiore al 3° centile ed un significativo ritardo di età ossea, consiglio di proseguire con gli accertamenti per comprendere meglio le cause di questo ritardo accrescitivo "globale".

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mia figlia (13.3 anni, 148 cm, cartilagini non saldate, menarca 1 anno fa) ha cominciato una cura con progestinico per cisti ovariche. Io sono 159 cm, il papà 167 cm. Questa cura può compromettere la sua crescita?

Risposta

La statura attuale di sua figlia è circa al 10° centile per l'età ed il sesso. Anche se da quanto mi scrive le cartilagini di crescita non sembrano ancora completamente saldate, è importante avere un dato di età ossea più preciso per avere un'idea corretta della crescita staturale residua. Vista la bassa statura, se fosse possibile preferirei posticipare un po’ l'inizio della terapia con il farmaco per la cura delle cisti ovariche (se non sono sintomatiche). Le chiedo anche di verificare bene che il farmaco sia proprio quello a cui fa menzione, visto che le sue indicazioni terapeutiche principali sono differenti rispetto a quanto mi dice avere sua figlia.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Ho due figli (un maschio di 15 anni, 158 cm e una femmina di 12 anni, 145 cm). Io sono 144 cm. E’ possibile aiutare un po' la crescita dei miei figli?

Risposta

Da quanto mi scrive il problema di crescita dei suoi figli sembrerebbe riconducibile ad una forma familiare di bassa statura (anche se non conosco la statura del padre). Credo che sarebbe utile una valutazione ambulatoriale dei due ragazzi (specie della ragazza, che spero possa avere ancora un certo margine di recupero) presso un buon Centro che si occupa di crescita e sviluppo, portando tutti gli esami eventualmente già eseguiti per escludere una forma patologica responsabile della bassa statura.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mio figlio (13 anni, 147 cm, ha assunto cortisone dall’età di 3 anni per broncospasmi). Ora si sente isolato per la sua bassa statura (è sceso dal 50° al 10° centile). Io sono alta 157 cm, il papà 179 cm. Cosa ne pensa?

Risposta

Il rallentamento della velocità di crescita di suo figlio, che ha determinato una importante flessione del centile staturale dal 50° al 10° centile, merita di essere indagato con esami appropriati da definire dopo aver visitato il ragazzo (per capire anche lo stadio del suo sviluppo puberale). Sicuramente, una valutazione ben fatta dell'età ossea può essere utile per avere un'idea più precisa del suo residuo potenziale di crescita. Le consiglio un controllo presso un buon Centro che si occupa di crescita e sviluppo.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mio figlio (3.8 anni, 91 cm, 12 kg, nato a 39 settimane, esami per la celiachia negativi) a 2.6 anni aveva età ossea di 1.6 anni. Io sono 156 cm e il mio compagno 166 cm. Cosa ne pensa ?

Risposta

La statura e il peso attuali di suo figlio sono entrambi inferiori al 3° centile, con una maggiore compromissione della crescita ponderale. L'altezza bersaglio familiare si pone al 7° centile (non molto distante dal centile attuale del bambino), frutto di una bassa statura di entrambi i genitori. Nonostante la familiarità, credo che sia comunque opportuno un controllo ambulatoriale presso un buon Centro che si occupa di crescita e sviluppo.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mia figlia (cm 92, 12 kg, età ossea 2.8 anni vs età cronologica 5 anni) ha un deficit di GH. Inizieremo a breve la terapia sostitutiva con rec-GH. Mia figlia ha anche un disturbo del linguaggio e si sospettava un lieve ritardo cognitivo, ma dal test di Leiter-R risulta al limite minimo, ovvero 70. C'è una connesione tra il deficit di GH e le difficoltà linguistiche e lievemente cognitive di mia figlia? La terapia con GH può apportare benefici anche a livello cognitivo? Da un punta di vista psicologico manifesta una bassa autostima, un forte attaccamento parentale e si relaziona solo con bambini di 3 anni. Per tutti i motivi elencati vorrei trattenerla un anno in più alla scuola materna. Lei me lo consiglia?

Risposta

Nei bambini con deficit di ormone della crescita l'intelligenza è di regola normale, mentre sono pressochè costanti le turbe del comportamento. Numerose osservazioni sperimentali hanno da tempo dimostrato che questi bambini presentano frequentemente problemi di tipo sociale, scolastico e psicologico, che possono determinare un basso livello di autostima, comportamenti sociali infantili e disturbi dell'immagine corporea. In numerosi studi è riportata la presenza di problemi cognitivi e psico-sociali, ma molte di queste ricerche presentano tuttavia il limite interpretativo dovuto alla eterogeneità dei gruppi studiati, che rende difficile determinare se gli effetti osservati siano da attribuire alla bassa statura o al deficit di ormone della crescita di per sè o alle caratteristiche particolari di quel sottogruppo. Il comportamento sociale dei bambini con deficit di ormone della crescita è spesso descritto come immaturo, chiuso emotivamente, conseguenza di una scarsa autostima, ansia, depressione e disturbi dell'immagine corporea. La gravità dei sintomi tende ad aumentare prrogressivamente con il passare del tempo, a causa della maggiore consapevolezza del deficit e dei problemi che ne conseguono a livello personale e sociale. Gli studi a breve termine sugli effetti della terapia con GH sugli aspetti psicologici hanno dimostrato che molti bambini continuano ad avere spesso problemi di personalità nononostante la ripresa della crescita staturale. Per ovviare a questi problemi, alcuni autori hanno suggerito di associare alla terapia con GH, già a partire dal momento della diagnosi, un supporto psicologico-educativo a lungo termine, che pare possa influenzare positivamente l'outcome psico-sociale di questi soggetti in età adulta. Su questi argomenti così complessi e ancora poco conosciuti, le consiglio di leggere il libro "Psiche e bassa statura: aspetti biologici e psico-sociali dello sviluppo umano" (Raffaello Cortina editore, Milano), che ho scritto anni fa con Enrico Molinari.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mio figlio (7.6 anni, cm 116.2, kg 19.4) ha fatto il test di stimolo clonidina per bassa statura (picco di GH 7.3); l'eta' ossea con metodo TW2 dà 5.5 anni. Il bambino ha sempre seguito la sua curva anche se nell'ultimo anno sembra che sia scesa un poco. Secondo lei deve fare la cura con l'ormone della crescita?

Risposta

Da quanto mi scrive il centile staturale attuale di suo figlio è prossimo al 3° centile (limite inferiore di normalità) e la velocità di crescita (calcolata sull'ultimo semestre) è circa al 25° centile (nei limiti di norma). Per contro, la risposta dell'ormone della crescita al test di stimolo con clonidina è risultata di poco inferiore al valore soglia di 8 ng/ml. La diagnosi di deficit di GH (e quindi la successiva eventuale indicazione alla terapia sostitutiva) deve essere posta, secondo la nota AIFA 39, in base ad alcuni criteri sia auxologici (centile staturale e centile di velocità di crescita) che biochimici (picco di risposta del GH a due test farmacologici inferiore a 8 ng/ml). Le consiglio di rivolgersi ad un buon Centro che si occupa di queste problematiche per essere certi di fare il meglio per suo figlio.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mio figlio che ha 13 anni e 6 mesi ha fatto tutti gli esami previsti per accertare il deficit di ormone della crescita. Avendo i 2 test negativi gli è stata posta diagnosi di deficit parziale di GH, ma per pochi cm (1,5-2) sembrerebbe non rientrare nella nota AIFA 39. Le chiedo se c'è la possibilità di accedere alla cura.

Risposta

Da quanto mi scrive è abbastanza difficile poterle dare qualche consiglio utile. In genere i test di stimolo vengono fatti in bambini/ragazzi che hanno una bassa statura "compatibile" con una carenza di ormone della crescita, ossia ben al di sotto del 3° centile. Forse il dato che "impedisce" il trattamento è la velocità di crescita staturale annua, che probabilmente risulta normale. Credo che sia opportuna una valutazione accurata della documentazione in suo possesso. Per iniziare un trattamento sostitutivo è necessario che sia ben dimostrata l'effettiva necessità di cura.

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Ho una bimba di 5.4 anni, alta 94 cm, pesa 20 kg, età ossea corrispondente alla sua età anagrafica, nata a termine di gravidanza. Sono in osservazione da anni a Catania e in attesa di fare il primo test per valutare la secrezione di ormone della crescita. Sono in ritardo per valutare se è necessario darle ormone della crescita? Vorrei un altro parere per capire se potrà recuperare con l'altezza e se facendo la cura rischia di diventare obesa visto che è una buona forchetta.

Risposta

Da quanto mi scrive, il centile staturale attuale di sua figlia è molto al di sotto della norma (< 1° centile). Ritengo che siano opportuni degli esami di approfondimento diagnostico, utili a valutare al più presto la cura più opportuna. E' ovvio che prima si identifica la causa responsabile della bassa statura, prima si riesce a recuperare il deficit staturale. Voglio rassicurarla che l'eventuale terapia con ormone della crescita, da fare solo a fronte di un ben documentato deficit, non determina incremento ponderale (anzi può migliorare il rapporto altezza/peso). Se vuole farmi vedere sua figlia, può telefonare al CUP dell'Istituto Auxologico italiano di Milano dove lavoro (02.619112500) e prenotare una visita con me, portando tutti gli esami già eseguiti (inclusa la radiografia del polso-mano per età ossea).

Prof. Alessandro Sartorio
Domanda

Mia figlia ha avuto il menarca ad appena 11 anni ed era alta 145 cm. Tra 2 mesi compirà 13 anni e la sua altezza attuale è di 151 cm. Premetto che io sono alta 160 cm e il padre 173 cm ed anche io come lei ho avuto il menarca a 11.6 anni. La pediatra ci ha rassicurato che la bambina sta bene e la sua crescita è nella norma, ma attualmente la bambina presenta un disagio a causa della sua bassa statura e pertanto vorrei chiederle se può esserci ancora uno sviluppo in altezza (nell'ultimo anno e mezzo ha preso solo 1 cm) o se è il caso di fare esami specifici.

Risposta

Anche se non ho la data precisa di nascita di sua figlia, il centile attuale staturale della ragazza è il 22° (di poco inferiore rispetto al 33° centile del bersaglio familiare ottenuto sulla base della statura dei due genitori). Tenuto conto che il menarca è comparso da quasi due anni, se si vuole avere un'idea del potenziale di crescita residuo credo che sarebbe opportuno fare - su richiesta medica - una valutazione dell'età ossea mediante una radiografia del polso-mano (chiedendo una lettura della radiografia con il metodo di Tanner-Whitehouse). Con questa importante informazione, ritengo poi utile una visita di sua figlia presso un buon Centro che si occupa di crescita e svluppo.

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Sono il tuo assistente personale Cresceresani. Se vuoi puoi parlare con me nella tua lingua :)
Camilla
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