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La ricerca di frasi più complesse come ad esempio "Età ossea anticipata" o "A quale stadio di Tanner compare il menarca" non danno alcun risultato pur essendo gli argomenti contenuti nel sito. In questi casi, per avere una risposta ad un quesito specifico e dettagliato è necessario scrivere la domanda per intero nella sezione "L’esperto risponde", che si trova nella colonna laterale sinistra della homepage del sito.
ULTIME NEWS
CRESCERESANI, I CONSIGLI DEI MEDICI AI GENITORI
Titolo
Crescere sani. I consigli dei medici ai genitori
Domanda
Il pediatra dice che mia figlia di 6 anni sta crescendo bene, perché crescita e peso sono nella norma (la statura è sul 50° centile e il peso sopra il 25°). Non ho capito cosa significa il termine centile e a cosa serve.
Risposta
Concordo con quanto le ha detto il pediatra in merito alla crescita di sua figlia. Per interpretare le misure antropometriche (lunghezza, altezza, peso, pliche, ecc.) si ricorre a standard di riferimento ottenuti da una popolazione idonea, noti come carte dei centili.
Il 50° centile (50 su 100) è la linea sopra e sotto la quale c'è lo stesso numero di soggetti (rappresenta, cioè, la media della popolazione) il 97° e il 3° centile sono rispettivamente le linee sotto le quali 97/100 e 3/100 bambini sono più piccoli.
Sulla base di questo, può capire meglio la valutazione della crescita staturo-ponderale di sua figlia (la sua statura e il suo peso rientrano perfettamente nella normalità).
Le carte di crescita servono per seguire la crescita di un bambino nel tempo e per confrontare la sua altezza(o il suo peso, misurati con accuratezza) con quello di altri bambini dello stesso sesso ed età. Maggiori informazioni si possono ricavare facendo misurazioni ripetute nel corso di mesi e anni, utili per capire se la crescita del bambino/a sta continuando sullo stesso centile o se sta deviando dal centile tenuto sino a quel momento e quindi se è intervenuto qualche fattore a modificare il ritmo di crescita.
Il confronto fra i centili dei diversi parametri fisici di un individuo (peso, altezza, circonferenza cranica, ecc.) può dire se questi corrispondono o meno, ed eventualmente il grado di discordanza e può offrire ulteriori informazioni utili che possono suggerire la presenza di un problema particolare e la sua causa più probabile.
Le consiglio di continuare con la stessa regolarità i controlli pediatrici per monitorare nel tempo la crescita staturo-ponderale di sua figlia.
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Titolo
Crescere sani. I consigli dei medici ai genitori
Domanda
Mia figlia di 12 anni comincia ad avere un po' di rigonfiamento del seno e peluria al pube. Quando avrà le sue prime mestruazioni? Quali sono i principali cambiamenti fisici che devo aspettarmi?
Risposta
Nelle ragazze le ovaie e gli altri organi (utero, vagina, ecc.) crescono nel periodo puberale, ma essendo interni non sono visibili.
Il primo segno evidente di pubertà, nella maggior parte delle ragazze, è lo sviluppo del seno, che può non essere necessariamente contemporaneo in entrambi i lati.
Nella maggior parte dei casi, la peluria pubica compare in una fase precoce dello sviluppo mammario, aumenta e diventa più folta durante la pubertà.
L'aspetto della peluria ascellare è variabile e di solito viene di seguito allo sviluppo della peluria pubica.
L'aumento della crescita staturale inizia a manifestarsi già prima o appena dopo la comparsa dei primi segni di sviluppo puberale, raggiungendo il suo picco dopo 12-18 mesi, nella fase iniziale dello sviluppo mammario e/o della peluria pubica (sempre prima del menarca). La crescita ha già avuto la sua fase di accelerazione prima della comparsa del menarca e, quindi, alla ragazza mestruata rimane una crescita staturale residua ridotta.
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Titolo
Crescere sani. I consigli dei medici ai genitori
Domanda
Mio figlio di 13 anni comincia da avere i primi segni di sviluppo puberale (aumento dei genitali e comparsa della peluria pubica). Quali sono i principali cambiamenti fisici associati alla pubertà in un ragazzo?
Risposta
I testicoli di un bambino prepubere sono due piccole strutture ovali contenute nel sacco scrotale, di 1-2 ml. Di solito si dice che la prima tappa della pubertà coincide con un aumento della dimensione dei testicoli a 4-5 ml. I testicoli continuano poi a crescere durante tutto il corso della pubertà, sino a raggiungere le dimensioni adulte al termine del periodo puberale.
Uno dei primi segni puberali, frequentemente il primo ad essere riconosciuto, è la crescita dei genitali esterni (pene) e l'aumento di frequenza delle erezioni.
Di solito, la peluria pubica inizia a comparire alla base del pene subito dopo l'inizio della crescita genitale e aumenta progressivamente durante il periodo puberale.
La peluria ascellare ha, invece, una comparsa più tardiva rispetto alla peluria pubica.
La peluria del volto (barba) compare solo in tarda pubertà, inizialmente intorno alle labbra.
La crescita in statura inizia ad accelerare con l'inizio della pubertà e raggiunge la sua massima velocità dopo circa due anni, quando i genitali e la peluria pubica sono già ben sviluppati.
La crescita della laringe (e delle corde vocali) è responsabile del cambiamento del timbro di voce (che diventa più profondo).
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Crescere sani. I consigli dei medici ai genitori
Domanda
Mi saprebbe indicare una dieta "tipo" per un bimbo di 5 anni che pesa 27 chili. Cosa evitare?
Risposta
Partendo dal presupposto che con il termine "dieta" si intenda un corretto stile di vita dal punto di vista alimentare, ecco alcune indicazioni.
E' importante assicurarsi che il bambino inizi la propria giornata consumando regolarmente una colazione completa e nutrizionalmente equilibrata.
Gli alimenti consigliati sono: una tazza di latte (meglio se parzialmente scremato, se ci sono problemi di sovrappeso) oppure uno yogurt (alimenti ricchi in proteine e grassi di origine animale, zuccheri semplici e calcio, minerale importantissimo nella crescita), accompagnati da carboidrati complessi quali cereali (occasionalmente con cioccolato) oppure biscotti (non troppo elaborati), fette biscottate, pane (eventualmente con marmellata oppure miele, se graditi).
E' importante limitare il consumo di merendine confezionate (meglio una fetta di torta fatta in casa) e di creme di cioccolato spalmabili.
A pranzo e a cena, il pasto dovrebbe essere costituito da un primo piatto (pasta oppure riso oppure gnocchi) condito con sughi semplici (pomodoro, verdure, zafferano); se gradito, potrebbe essere preparato un primo in brodo - tipo minestrone - oppure passato di verdura (eventualmente con crostini).
Per assicurare un adeguato apporto proteico, oltre al primo piatto il bambino dovrà consumare un secondo di origine animale (carne oppure pesce, uova, formaggi freschi) o vegetale (legumi o soja).
Eventualmente, primo e secondo potrebbero essere cucinati come piatto unico (es. primo con ragù di carne oppure con pesce, eventualmente tonno, o con legumi oppure ravioli o tortellini di carne o di magro).
E' importante abituare il bambino, sin dai primi anni di vita, a consumare regolarmente un contorno di verdura (fonte di vitamine, sali minerali, fibre ed acqua) e un frutto (che fornisce oltre ai principi nutritivi presenti nella verdura anche zuccheri semplici).
Se gradito, durante il pasto, il bambino potrà mangiare il pane (che non dovrà comunque mancare qualora il primo piatto non sia stato consumato), eventualmente sostituibile con patate (bollite oppure cotte al forno).
Per la merenda pomeridiana, il bambino potrebbe consumare un panino (con marmellata oppure miele) oppure uno yogurt, un frutto (magari sotto forma di spremuta o frullato) o, nel periodo estivo, un gelato di frutta.
E' meglio limitare le bibite zuccherate e gli alimenti confezionati (merendine, snacks dolci oppure salati) che, per quanto graditi per la loro spiccata palatabilità, non risultano nutrizionalmente equilibrati.
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Crescere sani. I consigli dei medici ai genitori
Domanda
A mio figlio di 9 anni il pediatra ha consigliato di fare sport per ridurre l'eccesso di peso. In quale misura una regolare attività fisica può influenzare il decorso dell'obesità? Che tipo di attività fisica è più consigliata per perdere peso?
Risposta
Numerosi studi hanno documentato la relazione inversa tra livelli di attività fisica e massa grassa, l'efficacia preventiva della pratica abituale di attività fisica, l'importanza di motivare i bambini obesi a svolgere attività motoria regolare in strutture adeguate.
L'associazione di esercizio fisico a programmi di restrizione calorica consente di ottenere risultati significativamente migliori nella cura dell'obesità infantile a condizione che, nella programmazione del protocollo di terapia fisica, si tenga conto delle caratteristiche individuali dei bambini obesi, delle proprietà degli esercizi svolti e degli obiettivi da raggiungere.
Non ci dobbiamo dimenticare che gli effetti dell'esercizio fisico si possono vedere oltre che nell'incremento del dispendio energetico globale (che facilita il raggiungimento di un bilancio negativo) anche nel risparmio di massa muscolare. Inoltre, l'esercizio fisico ha un effetto sulla sensazione generale di benessere e una serie di azioni metaboliche (come l'aumento dell'utilizzazione periferica dei substrati energetici, che sono molto utili nella prevenzione delle complicanze dell'obesità).
E' indispensabile arrivare a considerare l'attività fisica alla stessa stregua di una terapia farmacologica, scegliendo il tipo di esercizio, la posologia e la durata del trattamento, che devono essere dosati in modo tale da recare beneficio, senza determinare effetti collaterali.
E' importante, ad esempio, che l'attività svolta sia di tipo aerobico, di intensità moderata, e che sia praticata con regolarità (almeno per 30-45 minuti, tre volte la settimana).
Il tipo e l'intensità dovrebbero essere stabiliti individualmente sulla base della singola capacità aerobica, al fine di ottenere un consumo calorico pari a circa 250 kcal per seduta, che consente di ottenere un catabolismo del tessuto adiposo salvaguardando la massa muscolare.
Ricordiamoci che uno degli scopi più importanti dell'attività fisica in età pediatrica è quello di favorire la socializzazione con i coetanei e l'acquisizione di uno stile di vita più attivo, che può indurre un cambiamento durevole nelle abitudini di vita al di là del tempo dedicato specificamente al calo ponderale e garantire risultati permanenti a lungo termine.
Nei bambini bisogna scegliere attività ludiche che consentano loro di manifestare la propria corporeità e creatività. L'esercizio fisico deve essere divertente e gratificante, per evitare di trasformare in medicina anche le attività motorie.
Un inizio troppo brusco dell'attività fisica potrebbe spaventare e demotivare il bambino obeso, che si trova incapace ad affrontare performance fisiche per lui non usuali.
In questo modo, lo sport avrà un carattere pedagogico socializzant
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Titolo
Crescere sani. I consigli dei medici ai genitori
Domanda
Io e mio marito siamo un po' sovrappeso e anche nella nostra famiglia c'è un po' di tendenza ad eccedere con il peso. Sono preoccupata per mio figlio che sembra aver preso la nostra costituzione "robusta". La familiarità gioca un ruolo nell'obesità?
Risposta
L'obesità ha spesso una familiarità; se un genitore è obeso la probabilità che il figlio sia a sua volta obeso è del 40-50%, mentre se entrambi i genitori sono obesi la probabilità sale al 70-80%.
Sembra che ci sia, poi, la possibilità di una diversa influenza dell'obesità paterna e materna (secondo alcuni Autori, maggiore quella materna).
In realtà è difficile capire quanto è dovuto all'ereditarietà e quanto ai fattori ambientali. L'abitudine a fare/non fare attività fisica, il tipo di scelta alimentare, lo stile di vita (abitudine a stare molto in casa, davanti a TV, computer e videogiochi) sono inevitabilmente acquisite all'interno della famiglia.
Un elemento molto importante da valutare nel determinare il rischio di insorgenza e persistenza di obesità è il ruolo giocato dalla famiglia nelle scelte alimentari dei figli.
E' ovvio che finchè il bambino è piccolo la sua alimentazione dipende strettamente dalla madre e dall'educazione alimentare che a sua volta ha ricevuto; è certo che scelte sbagliate in età infantile possono avere ripercussioni importanti anche in età adulta.
L'adozione di uno stile di vita sano, basato su una corretta alimentazione e una regolare attività fisica, sin dai primi anni di vita può avere un effetto positivo a lungo termine sulla prevenzione dell'obesità adulta ed evitare le complicanze e i numerosi fattori di rischio associati alla persistenza dell'obesità anche in età adulta.
Quando il bambino diventa più grande comincia a scegliere da solo cosa mangiare e in questa fase diventano importanti i "condizionamenti" di amici, educatori e pubblicità. E' allora importante aiutare il ragazzo a imparare a distinguere ciò che "è buono" da ciò che "piace" e a difendersi dalle pubblicità che hanno come unico scopo la vendita del prodotto.
Negli anni della pubertà diventa più importante quanto il ragazzo (attento al proprio aspetto fisico) ha appreso sul valore nutrizionale dei diversi alimenti e sulle conseguenze che un'alimentazione sbagliata ha sul proprio peso corporeo e sul BMI.
Data la componente genetica del sovrappeso di suo figlio credo che sarebbe importante un approccio di tipo familiare per aiutarlo a capire l'importanza di una corretta alimentazione e di un sano stile di vita, senza farlo sentire colpevole.
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Crescere sani. I consigli dei medici ai genitori
Domanda
Mio figlio che ha appena compito 9 anni, ha una statura compresa tra il 3° e il 10° centile. Devo preoccuparmi?
Risposta
La crescita è un buon indice dello stato generale di salute del bambino.
Il centile staturale di un bambino in un determinato momento della sua vita è il primo segnale per capire se la sua crescita è normale o meno e se ci si deve preoccupare o no. Più basso è il centile staturale, più probabile è la possibilità che ci sia un problema reale, che merita una valutazione più attenta.
Prima di tutto, è importante sapere se la bassa statura può essere spiegata da un fattore ereditario, andando a vedere la statura dei genitori (che, peraltro, nella vostra lettera non è indicata).
Poi è necessario cercare di avere misure ripetute dell'altezza ad intervalli di almeno 6 mesi, preferibilmente per un periodo di un anno; queste misure permettono di conoscere la velocità di crescita staturale e di capire se la sua altezza sta seguendo una determinata linea centile o sta deviando da questa.
E' giusto preoccuparsi quando l'altezza passa da un determinato centile ad uno più basso, quando il centile dell'altezza non corrisponde a quello del peso oppure quando si assiste ad un improvviso rallentamento della velocità di crescita annua.
Per capire se la crescita staturale di un bambino è normale o meno, è necessario anche conoscere quelle che erano le sue dimensioni alla nascita. Un bambino molto piccolo alla nascita, sia per quanto riguarda il peso che la lunghezza, è spesso destinato a crescere poco, anche se sono frequenti i casi di crescita di recupero post-natale.
Sulla base dei pochi dati che mi ha fornito, consiglio un controllo presso un buon Centro specialistico che si occupa di crescita per capire se la bassa statura di suo figlio sia da attribuire semplicemente al fattore genetico/familiare o piuttosto ad altri fattori meritevoli di ulteriori approfondimenti.
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